Prestiti con garante e spese di rimborso delle rate: tutte le info

Quando scegliamo di fare richiesta di un finanziamento bisogna stare attenti a diversi aspetti. Tra questi, gli interessi, le spese e gli oneri aggiuntivi, i quali sono degli elementi che vanno a gravare sul costo complessivo del rimborso di un finanziamento. Il rimborso del capitale rappresenta infatti solo una parte di cui tenere conto quando siamo chiamati a restituire la somma di denaro ottenuta in prestito. Oltre al capitale bisogna considerare anche una quota di interessi costituita da due principali variabili, vale a dire il Tan, il tasso annuo nominale, e il Taeg, il tasso annuo effettivo globale.

Oltre agli interessi bisogna tenere conto anche delle spese accessorie che vanno anch’esse a costituire il Taeg, ossia l’insieme delle spese e dei costi complessivi che occorre sostenere per poter rimborsare un finanziamento. Tra le spese accessorie di un prestito troviamo anche quelle di pratica: queste spese devono essere versate nel momento in cui la nostra pratica di richiesta del finanziamento viene accettata. Tuttavia, può anche accadere che la somma in denaro richiesta non venga concretizzata nemmeno dopo l’accettazione della nostra pratica. Le spese di incasso rata rappresentano quindi una spesa da tenere in considerazione nel rimborso di un finanziamento, a prescindere dalla sua tipologia.

Spese di incasso rata: cosa sono e a quanto ammontano

In buona sostanza, le spese di incasso rata sono quelle spese che occorre sostenere per l’invio dei bollettini, oltre che per la gestione delle rate di rimborso di un prestito. Sono presenti sulle fatture che vengono emesse per i pagamenti effettuati con bollettini postali e con RID bancario. Le spese di incasso della rata di rimborso di un prestito vengono stabilite in base alle specifiche politiche di ciascun creditore.

Nella maggior parte dei casi, le spese di incasso rata sono costituite solo da piccoli importi e devono essere rimborsate ad ogni rata mensile versata dal debitore a favore del creditore, secondo il piano di ammortamento previsto durante la contrattazione del prestito. Anche nel caso di un prestito con garante, occorrerà versare queste spese in caso di necessità direttamente dalle tasche del garante. Orientativamente queste spese vanno dai 5 ai 10€ al massimo. Si tratta solamente di piccoli importi, ma che a lungo andare, specialmente a fine anno, possono gravare ulteriormente sui costi, già abbastanza elevati, del rimborso di un finanziamento che sono costituiti dai tassi di interesse e dalle spese accessorie. Se vuoi ricevere più info in merito, visita il sito al link qui sotto:

https://www.prestiticongarante.it/.

Come agisce il garante nelle spese di incasso rata

Nel caso dei prestiti con garante, quest’ultimo deve intervenire economicamente rispettando le clausole e tutti i vincoli che sono stati introdotti nel contratto del prestito concordato. La situazione economica del garante deve essere soddisfacente per poter provvedere al rimborso regolare del finanziamento. Deve godere di una situazione economica e finanziaria stabile e offrire alla banca la migliore garanzia economica possibile per evitare ogni rischio di insolvenza. Il suo intervento economico, nel contratto stipulato tra il debitore principale e il creditore, è stabilito dal contratto di prestito.

Il garante deve sottostare a due condizioni molto importanti, vale a dire la straordinarietà e l’accessorietà. Si tratta di due elementi fondamentali per questa figura. La straordinarietà indica il modo in cui il garante deve effettuare i suoi interventi economici. Non deve infatti prendersi carico al 100% del rimborso di tutto il finanziamento, ma il suo intervento deve essere circoscritto solo ad alcuni casi ed essere quindi straordinario. L’accessorietà fa invece riferimento per l’appunto all’aspetto accessorio della sua figura rispetto a quella del debitore principale del prestito, che rimane comunque il principale responsabile del rimborso.

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